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( 20 GENNAIO - 7 APRILE )12 lezioni per corso - 18 ore - 1 frequenza settimanale
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21.30 · 23.00 Salsa portoricana avanzato sul tempo 1 ( continuazione stesso corso del lunedì )
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21.30 · 23.00 Bachata Intermedio ( orario invariato )
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21.30 · 23.00Bachata base ( primi passi assoluti )
Ogni sabato pomeriggio ripassi gratuiti in sede PREVIO ADESIONI di Salsa e Bachata Base[/vc_column_text][divider_line type="divider_line"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/3"][divider_line type="divider_line"][vc_column_text]
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A proposito di Certificati medico sportivi non agonistici è uscita la circolare interpretativa in data 11 settembre 2013 a cura dell’ufficio legislativo del ministero della Salute.
Spesso tanti associati polemizzano sul fatto di fare il certificato medico per poter svolgere le attività offerte dalla scuola di ballo ( nella fattispecie, tutte le associazioni sportive che propongono BALLO o attività di alto impegno cardiovascolare come spinning aerobica, zumba, cross fit, acqua gym etc. etc...)Recenti casi di giurisprudenza sono chiari nel caso di morte di un soggetto privo di certificato medico c’è il processo penale direttamente dalla procura delle repubblica e spesso quello civile da parte dei parenti per il risarcimento del danno.
Specie negli ultimi periodi non si rende la vita facile alle associazioni, ... comunque bisogna essere in regola pertanto TUTTI gli associati che effettuano attività devono avere il certificato medico.
Quello che abbiamo fatto noi della scuola di ballo in friuli SalsaRikamo è stato convenzionarci con un medico certificatore il quale vi farà la visita per il certificato medico non agonistico per € 15. Sappiamo che per queste visite certi dottori chiedono dalle 30€ alle 50€ quindi mi sembra un buon prezzo quello che Vi proponiamo. A breve inserirò il numero del dottore e fisseremo un giorno alla settimana ( da gestire ) per le visite a scuola nella sede di Begliano.
Se nelle altre scuole di ballo vi dicono che non serve il certificato medico ( come qualcuno insiste ad affermare ) sappiate che mentono o sono mal informati, pertanto rischiano grosso.
Copio e incollo la circolare e spero che tutti gli associati la leggano.
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Certificati medico sportivi
L’ultima circolare del ministero della salute.
Alessandro Lanzani
A proposito di Certificati medico sportivi non agonistici è uscita la circolare interpretativa in data 11 settembre 2013 a cura dell’ufficio legislativo del ministero della Salute.
Per punti il risultato dell’ennesima puntata dell’Odissea certificati.
1) è soppresso l’obbligo della certificazione per l’attività ludico motoria cosi come descritta nell’articolo 2 deldecreto Balduzzi del 24 aprile 2013.
Nel decreto l’attività ludico motoria è cosi descritta : “1. Ai fini del presente decreto e’ definita amatoriale l’attività ludico-motoria, praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, individuale o collettiva, non occasionale, finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico della persona, non regolamentata da organismi sportivi, ivi compresa l’attività che il soggetto svolge in proprio, al di fuori di rapporti con organizzazioni o soggetti terzi.”
Conseguenze.Pertanto si evince che tutti i tesserati agli Enti di promozione sportiva sono da considerati soggetti non agonisti e per tanto hanno l’obbligo del certificato non agonistico. Ne consegue la responsabilità del presidente di società sportiva non agonistica nel caso di assenza del certificato.
2) la circolare conferma che l’articolo 3 del Decreto Balduzzi è da considerarsi vigente ad eccezione del comma 3. Il certificato è obbligatorio l’elettrocardiogramma a discrezione del medico visitatore. (medico di base pediatra di scelta medico specialista in medicina dello sport.)
Questo è l’articolo 3 del Decreto Balduzzi:
Art. 3 -Definizione di attività sportiva non agonistica. Certificazione
1. Si definiscono attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti:
a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche;
b) coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982;
c) coloro che partecipano ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.
2. I praticanti di attività sportive non agonistiche si sottopongono a controllo medico annuale che determina l’idoneità a tale pratica sportiva. La certificazione conseguente al controllo medico attestante l’idoneità fisica alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico è rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport su apposito modello predefinito (allegato C).
3. E’ obbligatoria la preventiva misurazione della pressione arteriosa e l’effettuazione di un elettrocardiogramma a riposo, refertato secondo gli standard professionali esistenti.
4. In caso di sospetto diagnostico o in presenza di patologie croniche e conclamate è raccomandato al medico certificatore di avvalersi della consulenza del medico specialista in medicina dello sport e, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca.
Conseguenze.Le società sportive dilettantistiche affiliate agli enti di promozione sportiva hanno l’obbligo della certificazione. L’elettrocardiogramma non è obbligatorio ma discrezionale, la responsabilità dell’esecuzione e richiesta è a carico del medico prescrittore che rilascia il certificato.Attenzione: dato che l’articolo tre rimane vigente tranne che per il comma 3 rimane confermato che il comma due relativa ai medici certificatori: l’idoneità fisica alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico è rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport su apposito modello predefinito (allegato C).
Pertanto le visite in palestra possono essere fatte solo da un medico specialista in medicina dello sport. Attenzione perché se non ci sono ulteriori modificazioni il certificato fatto in palestra da un medico non specialista in medicina dello sport potrebbe non avere alcun valore ed essere soggetto a contestazioni di tipo assicurativo e legale per quanto riguarda la responsabilità del presidente di società sportiva che ha accettato certificati da medici non autorizzati dal decreto.
3) ultimo punto della circolare. La circolare chiarisce: Per quanto attiene alla certificazione relativa alle attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare “gran fondo”, nulla sembra essere stato modificato rispetto alla disciplina prevista dall’articolo 4 del decreto Balduzzi del 24 aprile 2013.
questo l’articolo 4 del decreto Balduzzi.
Attivita’ di particolare ed elevato impegno cardiovascolare patrocinate da Federazioni sportive, Discipline associate o da Enti di promozione sportiva
1. Per la partecipazione di non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI a manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio, caratterizzate da particolare ed elevato impegno cardiovascolare, patrocinate dai suddetti organismi, quali manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai 20 Km, granfondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo o altre tipologie analoghe, il controllo medico comprende la rilevazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell’attività cardiaca e altri accertamenti che il medico certificatore riterrà necessario per i singoli casi. Il certificato è rilasciato dai medici di cui all’art. 3, comma 2, su apposito modello predefinito (allegato D).
Conseguenze: nei centri fitness si praticano attività di alto impegno cardiovascolare come spinning aerobica ad alto impatto, cross fit, acqua gym. Il decreto parla di attività “ analoghe” agli esempi citati. Pertanto il certificato non agonistico non potrebbe bastare e potrebbe essere necessario il certificato per attivita’ di particolare ed elevato impegno cardiovascolare. Con la prova da sforzo. Nel caso di episodi avversi il presidente di società sportiva può subire contestazioni assicurative o legali.
I certificati medici di idoneità sportiva. lo shock della novità, le soluzioni e le nuove linee guida.
I certificati medici per la pratica sportiva non agonistica secondo il decreto Balduzzi del 20 luglio sono ormai una realtà. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale rende esecutivo il decreto dopo 15 giorni dalla pubblicazione per cui dal 5 agosto 2013 niente sarà più come prima.
Quanti sono i nuovi certificati medici ?
Sono tre.
1) certificato di idoneità per attività ludico motoria
2) Certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico
3) Certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di particolare ed elevato impegno cardiovascolare.
Si tratta di tre diversi tipi di certificato: quello per attività ludico motoria è legato alle condizioni di salute del soggetto e può prevedere sia sia elettrocardiogramma di base che elettrocardiogramma con prova da sforzo.
Il certificato di idoneità nel caso di attività di particolare ed elevato impegno cardiovascolare richiede oltre all’elettrocardiogramma di base anche la prova da sforzo.
Discrezionalità.
Il decreto impone discrezionalità sia ai medici per il completamento della visita medica :
art. 3; comma 4. In caso di sospetto diagnostico o in presenza di patologie croniche e conclamate è raccomandato al medico certificatore di avvalersi della consulenza del medico specialista in medicina dello sport e, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca.
Il decreto Balduzzi impone una certa discrezionalità da parte del responsabile dell’attività sportiva organizzata ovvero il presidente della società sportiva di accettare certificati coerenti con l’attività effettivamente svolta dal socio.
Art.4, comma 1, Per la partecipazione di non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI a manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio, caratterizzate da particolare ed elevato impegno cardiovascolare, patrocinate dai suddetti organismi, quali manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai 20 Km, granfondo di ciclismo, di nuoto, di sci di fondo o altre tipologie analoghe, il controllo medico comprende la rilevazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell’attività cardiaca e altri accertamenti che il medico certificatore riterrà necessario per i singoli casi. Il certificato è rilasciato dai medici di cui all’art. 3, comma 2, su apposito modello predefinito (allegato D).
Questo comma è il più delicato di tutti per i presidenti di società sportive perché il criterio di elevato impegno cardiovascolare è rappresentato solo da alcuni esempi e riferendosi ad “altre tipologie analoghe”. E’ evidente che su questo si apre un dibattito infinito che durerà anni a meno che non vegano integrate delle linee guida che facciano maggiore chiarezza. Le linee guida potrebbero essere erogate da una commissione ministeriale, altri organismi di categoria ovviamente avrebbero un valore indicativo ma ovviamente inferiore dal punto di vista legislativo e medico legale in caso di contenzioso penale su episodi avversi occorsi al socio.
Chi può firmare i certificati ?
tre categorie di medici
- il medico curante (specialista in medicina generale) relativamente ai propri assisti– il pediatra di libera scelta relativamente ai propri assistiti- il medico dello sport
Tutte le altre specialità sono escluse cosi come sono esclusi i medici senza alcuna specialità. Formalmente rimane la possibilità di firma per il certificato per attività ludico motorie anche per qualsiasi altro medico ma la prestazione è limitata per la pratica occasionale e per i soggetti che durante l’anamnesi non presentino fattori di rischio, se hanno più di due fattori di rischio la certificazione passa di mano ai tre medici specialisti già segnalati. Di fatto tutti i tesserati alle associazioni sportive degli enti di promozione sportiva devono fare il certificato non agonistico ( con elettrocardiogramma ) o il certificato non agonistico ad alto impegno cardiovascolare ( con prova da sforzo o step test o cicloergometro) .
Problematiche all’interno dei centri fitness.
Per prima cosa bisogna fare un elenco delle discipline svolte e occorre che il presidente di società sportiva si assuma la responsabilità di classificare le attività svolte come attività ad elevato impegno cardiovascolare oppure no.
La questione è molto delicata perché nel caso di discipline in cui l’intensità è somministrata da un istruttore ad una classe di soggetti eterogenei per preparazione rischio e riserva funzionale è ovvio che si configura una responsabilità di chi somministra esercizi con una certa intensità.
Infine rimane sempre e comunque la responsabilità oggettiva del presidente di società sportiva.
Una volta classificate le attività occorre informare il personale di reception e tecnico che i certificati devono essere coerenti con le attività svolte e sulla classificazione nei tre diversi certificati di idoneità.
infine viene di fatto a decadere quella strana forma di autocertificazione a volte proposta per evitare la certificazione.Recenti casi di giurisprudenza sono chiari nel caso di morte di un soggetto privo di certificato medico c’è il processo penale direttamente dalla procura delle repubblica e spesso quello civile da parte dei parenti per il risarcimento del danno.
I certificati già erogati prima del 20 luglio data della pubblicazione ovviamente hanno valore fino alla loro scadenza naturale se non altro per la norma generale della non retroattività dei provvedimenti legislativi.
E’ chiaro che siamo entrati in una nuova era che soprattutto nella fase di passaggio rappresenta uno shock e che ha alcune criticità , come il costo delle visite che aggiungono una prestazione in più come l’ecg di base o sotto sforzo, la necessità di archiviazione dei dati per quanto riguarda la medicina difensiva, il basso numero dei medici sportivi sul territorio, e altre ancora.
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Girovagando su Facebook ho trovato questo post e ho pensato di condividerlo con voi...sinceramente condivido appieno anche per quanto riguarda la salsa questa filosofia... buona lettura !Tutti vogliamo ballare con qualcuno che attraverso il suo ballo ci faccia mancare l'aria, ci faccia battere il cuore. Qualcuno che ci faccia accapponare la pelle, ci commuova, ci accarezzi l'anima, ci faccia chiudere gli occhi, si prenda cura di noi e ci faccia volare durante quattro tanghi; per poi farci tornare su questa terra con un dolce sorriso disegnato e il cuore in pace.Se qualcuno ha avuto la fortuna di provare queste sensazioni, sa di cosa parlo. Questa è la situazione in cui uno/a prende e dice : Ok.. Oggi non ho bisogno di nient'altro. Dopo questo ballo, potrei dimenticare i miei problemi, dormire tranquillo, sognare felice, svegliarmi contento e portare questo sorriso tutta la settimana; e perché no, già che ci siamo, smettere di vedere lo psicologo...
Chi come noi balla da molto tempo, sa che questi Tanghi esistono e sono realtà. Ma è anche vero che sono molto difficili da vivere e che il destino non ci da sempre una seconda possibilità.
Una volta provata questa esperienza si ha voglia di ripeterla e di incontrare "altri" come quello, o migliori, perché no! Un ostacolo a questo incontro è la moda e la massificazione-diffusione di un Tango che da più importanza a passi e a figure che all'abbraccio, alla comunicazione e alla camminata.
Inoltre più uno apprende il ballo, approfondisce la tecnica e la conoscenza più diventa critico dell' insensibilità; e sfortunatamente oggigiorno la sensibilità non si trova frequentemente.
Io mi sento ogni volta più critico ed esigente. Suona male ma...la mia esigenza nel ballo è sempre riferita alla sensibilità. Così quando ballo con donne che sento che non comunicano con la musica e con l'abbraccio, (cioè quelle che ballano per "Il pubblico" ma non con me), soffro e mi viene voglia di lasciarle al primo tango ( ma non lo faccio perché ho "codici"). Ballo volentieri con donne,(anche principianti), che siano disposte a condividere e a comunicare, ma molto di meno con quelle che pur avendo una tecnica perfetta non sono in grado di connettersi. Perché a volte per andarsene contento da una milonga basta incontrare qualcuno che abbia un ballo SEMPLICE, bello, comunicativo, dolce e musicale. Ballare almeno una tanda bella in mezzo al disastro è qualcosa che ti salva la serata.
Avere feeling non è riferito unicamente al gusto "fisico" o "sessuale"…aiuta ma non è l'essenza della MAGIA.
Per comunicare nel ballo non c'è maniera migliore che essere GENEROSI. Non c'è mai magia quando la gente è egoista e da più importanza al suo "io" e al farsi vedere. Ballare per l'altro significa cercare il suo godimento, non perdendo un millimetro della fusione e approfondendo la connessione..
Invece quando uno cerca il proprio piacere, in qualche modo, questa connessione si perde.
Perciò se tutti e due cercassimo il piacere nell'altro le energie si fonderebbero in maniera perfetta. Questo è il senso reale di un Tango che ci lascia estasiati tanto da bastarci per quella notte.
- Manuel Gonzales, dalla rivista argentina Punto Tango
dal gruppo Quelli che...amano il tango